domenica 20 settembre 2015

IN VISTA DEL GIUBILEO
Il motore primo di questa sorprendente apertura, che fa coppia con la recente operazione Porte aperte del Quirinale, è lui, Papa Francesco, che qualche tempo fa aveva espresso il desiderio di mettere a disposizione della collettività le bellezze e le ricchezze di queste ville. “Ho troppo da fare a Roma - aveva detto - a Castel Gandolfo non ci vado”. E così il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci si è dato da fare per aprire al pubblico “la casa- vacanza” più bella del mondo, sugellando uno strategico accordo con le Ferrovie dello Stato.

L’itinerario, pensato anche in vista del Giubileo, parte dall’antica Stazione Vaticana e si snoda tra quelle di San Pietro, Ostiense, Tuscolana e Casilina lambendo gli acquedotti della Via Appia e tuffandosi in mezzo al fitto verde dei lecci, che di colpo si tinge dell’azzurro del lago Albano, su cui si affaccia Castel Gandolfo (nella foto sotto). Un occhio puntato sui Castelli romani. Ed ecco il Palazzo Apostolico, storica dimora estiva dei papi, lievitare sul borgo di Castel Gandolfo con sobria eleganza, con la nuova Galleria dei ritratti dei pontefici, che si schiude al pubblico con l’iconografia dei papi avvicendatisi dal 1500 a oggi sul Soglio di Pietro. Un’occasione per conoscerli più da vicino, con la loro storia, l’araldica, gli stemmi, il casato di appartenenza. In esposizione anche gli abiti pontifici, la sedia gestatoria di Pio XI, le divise del personale.



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